Può apparire un gioco filosofico ma sapere con sicurezza da che parte stai (o pensi di stare) può fare la differenza tra il successo ed il rischio finanziario.
La confusione tra investimento e speculazione è molto diffusa, spesso alimentata dall'uso intercambiabile di questi termini. Spesso, si sente parlare di "giocare in borsa", suggerendo un'aura di casinò attorno agli investimenti.
Ecco fatto che l’associazione mentale è immediata: se compri azioni o strumenti azionari sei uno speculatore.
Se tieni i soldi sul conto deposito o investi solo in obbligazioni o strumenti obbligazionari sei un investitore.
Ma in realtà, gli strumenti che utilizzi contano ben poco: quello che conta è il processo attraverso il quale si arriva a scegliere quei determinati strumenti e con quali obiettivi. Ed ecco che emergono chiaramente le differenze che rendono investire e speculare discipline completamente diverse, con logiche distanti e spesso con partecipanti distinti.
Unico punto in comune: si impiegano soldi in qualcosa (un prodotto finanziario o altro) con l'obiettivo di ottenere un rendimento futuro. Ma qui finiscono le somiglianze, altrimenti calcio e basket sarebbero la stessa cosa solo perché si giocano con la palla.
Vediamo le differenze:
L'orizzonte Temporale: La Prima Differenza Chiave
L'investimento è il pilastro della sicurezza finanziaria e della realizzazione di obiettivi a lungo termine.
È proiettato verso il futuro e coincide con obiettivi di vita. Un futuro più o meno lontano, come la pensione per un trentenne o un’integrazione di reddito per un sessantacinquenne che ha accumulato un capitale.
Stiamo parlando di qualcosa di lontano 20 o 30 anni o di una situazione che deve restare in equilibrio per 10/20/30 anni.
La speculazione si concentra su risultati più rapidi, come giorni, settimane o al massimo qualche mese.
Questa prima differenza cambia radicalmente l'approccio.
Il Valore Intrinseco: Investire per la Sostanza, Speculare per il Prezzo
Se investi vuoi comprare qualcosa che abbia valore intrinseco e possa generare valore nel tempo, anche senza venderlo. Questo è il motivo per il quale l’investimento azionario non è un nemico da cui fuggire: un’azienda che innova, vende, produce utili e cresce crea molto valore nel tempo. Se speculi invece ti concentri solo sul prezzo.
Quindi conta ben poco se lo strumento su cui punti abbia o non abbia un reale valore. Vanno bene criptovalute, derivati, aziende sane o insane. Quello che conta è che il tuo prezzo di acquisto sia inferiore a quello di vendita.
Anche se non ne sono chiari i motivi.
Priorità diverse: Difendere vs. Rendere
Se sei un investitore il tuo spirito è difensivo: conosci la volatilità di mercato e pertanto metti in atto ogni strategia che ti consenta di minimizzare i rischi e cogliere le opportunità senza per questo diventare avido. Da speculatore che punta al rendimento più alto possibile, più o meno consapevolmente ti assumi rischi maggiori.
Perché quello specifico strumento rende di più
Elemento Chiave: Flussi di Cassa vs. Prezzo
Da investitore, spesso quello che ti interessa sono i flussi di cassa. Ciò che conta è che gli investimenti siano produttivi nel tempo, generando reddito continuo. Se il prezzo scende ma il reddito generato è il medesimo, il prezzo diventa irrilevante.
Se sei uno speculatore i flussi di cassa sono irrilevanti in quanto il tuo approccio è di breve termine.
Un prezzo che scende è un segnale negativo dal quale fuggire sempre e comunque.
Strategie Vincenti: Diversificare vs. Concentrare
Da investitore il tuo mantra è diversificazione. Avere di tutto un po', in base ai tuoi obiettivi è il giusto mix per minimizzare il rischio, avere buoni flussi di cassa, e una buona strategia di ribilanciamento ed eventualmente reinvestimento. Se sei uno speculatore la diversificazione è il tuo principale nemico: massimizzare il profitto con poche scommesse concentrate è il mantra dello speculatore di successo. Due mondi completamente incompatibili quindi?
No, non necessariamente in realtà. Posso essere un buon calciatore ed al tempo stesso divertirmi a giocare a basket. Applicando le regole dello sport che sto praticando tempo per tempo.
L'errore critico è confondersi tra i due ruoli e lasciare che lo speculatore prenda il posto dell’investitore.
Quando accade? Più spesso di quanto si possa pensare. Qualche esempio? Vedere un asset specifico di portafoglio che improvvisamente comincia a salire ben al di sopra di tutti gli altri: la tentazione di puntare il proprio denaro su quello in particolare diventa molto alta (rinunciando alla diversificazione e pertanto alla mitigazione del rischio).
Una discesa brusca di mercato che crea paura e la tentazione di chiudere ogni strategia di investimento nonostante un portafoglio ben bilanciato e diversificato per paura di “perdere di più” (un investitore compra con piacere quando gli altri hanno paura). In entrambi i casi si perdono di vista gli obiettivi di lungo termine a favore di una logica speculativa basata sul prezzo. Meglio non dimenticare mai qual è il tuo ruolo principale.
E se è quello di essere un investitore, non significa che la speculazione non debba assolutamente interessarti. Può tranquillamente essere parte del mix. Definita la strategia finanziaria per raggiungere gli obiettivi più importanti, puoi certamente considerare di utilizzare una piccola parte del tuo capitale per qualche operazione speculativa. E puoi speculare su qualsiasi cosa abbia una valutazione economica.
Detto tra me e te: è anche la parte più adrenalinica e divertente.