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Sono passati solo 16 giorni dalla mia newsletter di inizio mese, in cui ci chiedevamo: siamo di fronte a un bear market o solo a una correzione temporanea?  

👉 Leggi qui l’approfondimento sull'articolo pubblicato a inizio aprile. 

Vi ricordate questa frase?   

I mercati, come sappiamo, odiano l’incertezza. Quando non riescono a prevedere gli eventi, reagiscono con volatilità. Finché si tratta di normale oscillazione, è un fenomeno gestibile, il vero problema emerge quando l’incertezza si trasforma in sfiducia.”  

Ecco, in queste due settimane, l’incertezza non solo non è diminuita… è esplosa! 


Facciamo un breve recap degli eventi principali accaduti da quando Donald Trump si è insediato nuovamente alla Casa Bianca, lo scorso 20 gennaio:  


  1. 31 gennaio: parte il balletto dei dazi con un 25% su su Messico e Canada che non fermano alle frontiere i migranti ed il fentanyl. Alla Cina un modesto 10%. Fermamente convinto di non essere disposto a negoziare nulla, poche ore dopo revoca i dazi sul petrolio canadese rendendosi conto che è ancora inverno ed i riscaldamenti servono.  
  2. 4 febbraio: la nobile crociata contro il fentanyl porta a nuovi dazi del 10% sui beni cinesi vista la poca disponibilità di Pechino ad ammettere che l’uso della droga sintetica sia un problema americano e non cinese. Non chiarissima la logica sottostante ma tant’è.  
  3. Fine febbraio: minaccia tariffe sul rame, reo di non essere “abbastanza americano”.  
  4. 1° e 4 marzo: continua la raffica di dazi su legname canadese, beni messicani e canadesi.  
  5. 12 marzo: tocca ad acciaio e alluminio europei. L’UE reagisce minacciando ritorsioni sul bourbon americano e Trump risponde: “Se colpite il whiskey, noi distruggeremo il vostro vino!”. Quando si dice trasformare un aperitivo in un conflitto diplomatico.   
  6. 2 aprile: giornata epocale. Annuncia dazi “universali” del 10%, fino ad arrivare al 54% sulla Cina. L’elenco dei beni colpiti è così vasto che include perfino i pinguini isole McDonald in Antartide (sì, davvero).  
  7. 9 aprile: cambia rotta e sospende alcuni dazi per dare spazio ai negoziati e ad eventuali baci alle natiche, ma solo in parte. Con la Cina la guerra commerciale continua a colpi di rincari: 145% contro 125%.  
  8. 11 aprile: esenta smartphone e laptop cinesi, probabilmente realizzando che un iPhone a 2.300 dollari avrebbe scatenato una rivolta tra gli influencer.  
  9. 13 aprile: annuncia nuovi dazi su chip ed elettronica, chiarendo che l’esenzione era solo temporanea. Un po’ come dire: “vi tolgo il coltello dalla schiena, ma solo per affilarlo meglio.”  
  10. 15 aprile: parla di sospensione dei dazi su auto, farmaci e chip… ma non c’è nulla di confermato.  


E oggi, 17 aprile, mentre scrivo questa newsletter, Trump dorme. Non ci resta che aspettare di vedere quali nuove decisioni ci riserverà il risveglio.  


Il punto è questo: in uno scenario dove la leadership americana si muove in modo così imprevedibile, è davvero difficile fare previsioni. Mancano punti di riferimento credibili che si perdono in una serie di annunci, smentite, capriole e capovolgimenti. Siamo chiaramente in un clima di incertezza. Se si trasformerà in sfiducia lo scopriremo.   


Il risultato?

A oggi, il vento soffia verso il bear market. L’orso.    


Cosa fare quindi?  

Restare fermi, lucidi e concentrati sul proprio piano.  


E di nuovo:  

  1. Controlla le emozioni: le crisi fanno parte della vita dei mercati. Chi ha un piano costruito su obiettivi reali e diversificazione, non ha bisogno di rincorrere il panico.  
  2. Verifica la tenuta del piano: questo è il momento giusto per rivedere la tua pianificazione. Gli obiettivi sono ancora gli stessi? I tempi sono cambiati? Serve fare aggiustamenti? Io sono qui!  
  3. Mantieni una quota di flessibilità e liquidità: avere riserve pronte non è solo rassicurante, ma può permetterti - se lo vorrai - di cogliere opportunità di ingresso future, con logica e strategia. 


L’incertezza può generare ansia, ma è proprio in questi momenti che la differenza la fa chi ha una strategia solida e ben costruita.  

E, soprattutto, chi non rincorre ogni notizia come se fosse l’unica verità.  


🌸Anche se i mercati sono agitati, la Pasqua resta un bel momento per fermarsi, ricaricare le energie e guardare avanti con uno spirito nuovo. 

Buona Pasqua! 

🌷 Che possiate goderla lontano dai grafici, vicino alle persone che amate. 


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